lunedì 12 settembre 2011

L'esordio della Fiorentina

Quest'anno il campionato è cominciato dalla seconda giornata, e con qualche sorpresa. Qui ci interessa soprattutto la Fiorentina, che ha esordito battendo il Bologna senza molte discussioni.
Cominciando dalle note negative, sembra ripetersi una certa cattiva abitudine dell'anno scorso, quella di non cogliere l'occasione per chiudere la partita. La Fiorentina si è trovata sul 2-0 all'inizio della ripresa ed ha avuto poi diverse occasioni per portarsi su un irraggiungibile 3-0, sprecandole con Gilardino, con Cerci e con Jovetic. Se nel frattempo Diamanti avesse messo dentro il pallone su punizione che è andato sull'interno del palo, il 2-1 avrebbe riaperto la partita. E si sta parlando di un Bologna che è parso abbastanza assonnato, se si esclude appunto Diamanti.
 Collegata a questa nota negativa, vi è quella della capacità realizzativa della squadra, che sembra poggiare esclusivamente su Gilardino e – insperabilmente – su un Cerci che, se continua così, meriterà le pubbliche scuse dell'intero stadio per i fischi dell'anno scorso. Tolti questi due attaccanti, non si vede chi possa segnare nella Fiorentina. Jovetic – come già aveva mostrato nella metà di campionato 2009-2010 quando ha giocato in coppia con Gilardino al posto di Mutu - ha tante qualità, ma sicuramente non ha quella di metterla dentro. Anche col Bologna, soprattutto nel secondo tempo, ha tirato in porta più volte, ma i suoi tiri – si vede benissimo – non sono quelli del realizzatore, sono sempre un po' molli, imprecisi, poco convinti, non hanno la rabbia esplosiva che dovrebbero avere. Se si aggiunge che, a differenza di tante altre squadre, nessuno dei centrocampisti viola ha attitudini al gol (salvo Vargas, ma purtroppo gioca poco), e men che meno ce l'hanno i difensori (Gamberini potrà fare qualche gol di testa, ma sappiamo quanti può farne in un campionato), viene da pensare che quest'anno segnare sarà un problema. In questo dovrebbe intervenire l'allenatore adottando schemi d'attacco meno prevedibili e con maggior velocità di esecuzione, cercando di ottenere più punizioni dal limite, ed insegnando a tirarle (quasi sempre – anche l'anno scorso - i nostri avversari si rendono pericolosi con i tiri da fermo, sui quali noi tremiamo, mentre quando tocca a noi – e ci accade di rado – non trema mai nessuno).
Le note positive sono quelle di una apparentemente ritrovata serenità, di una maggiore convinzione della squadra – che poi non è molto diversa da quella deludentissima dell'ultimo campionato - dell'insperata buona disposizione di Cerci, del rientro positivo di Jovetic, pur con i limiti realizzativi conosciuti.
Effettivamente, dopo i discorsi fatti dalla società, si poteva temere che mettessero su una squadretta: via Frey, via Mutu, via Montolivo, Vargas e Gilardino, sostituiti con elementi di secondo o terzo piano. Per la verità,  gli elementi di secondo e terzo piano sono arrivati, ma non sono stati ceduti tutti i big, contrariamente ai programmi enunciati e questo non tanto, forse, per la generosità della società, ma perché dopo aver regalato Mutu e Frey, non si potevano certo regalare anche gli altri tre. Che sono stati tenuti forse a malincuore.
 Ma per fortuna dei tifosi è andata così, e sperando che a gennaio non si potino i rami che non si è riusciti a potare in agosto, forse quest'anno finalmente torneremo a divertirci un po'. Con moderazione, s'intende, con fair play, come piace ai Della Valle.

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